Il peltro è composto principalmente da stagno, con una piccola quantità di rame e antimonio. Esperti di metallurgia hanno ipotizzato che il peltro potrebbe essere stato inventato quando, forse per caso, sono state invertite le quantità dei due metalli nella lega. Lo stagno è oggi il quarto metallo più prezioso dopo platino, oro e argento, ed è stato a lungo apprezzato come alternativa all'argento.
Nelle leghe moderne il piombo è stato totalmente eliminato, in quanto elemento nocivo alla salute, e rigide normative sono dettate dall'Unione Europea in merito alla composizione del peltro. Antimonio e rame sono attentamente dosati, in modo da poterne garantire l'uso per le stoviglie da tavola.
Il peltro ha un punto di fusione molto bassa, quindi non dovrebbe mai essere posto in forno, forno a microonde o esposto a fiamme libere, o altre fonti di calore dirette. A differenza dell'argento si ossida molto lentamente, richiedendo un'attenzione minima per mantenerlo attraente. Col tempo si formerà una patina naturale che ne valorizzerà la bellezza, ammorbidendo le linee e aggiungendo calore e carattere all'oggetto. Per mantenere questo aspetto naturale, si consiglia di:
- Spolverare l'oggetto con un pennello;
- Tamponare la superficie dell'oggetto con alcool denaturato per rimuovere eventuali segni;
- Strofinare delicatamente il prodotto con un panno morbido o pelle di daino;
- Solo per oggetti ornamentali, applicare un rivestimento di cera per aiutare la loro protezione.
Se si preferisce un aspetto lucido, quasi tutte le paste lucidanti per metalli funzionano bene, e le macchie possono essere rimosse semplicemente strofinando delicatamente con piccoli movimenti circolari con lana d'acciaio extra-fine di grado '0000'. Nel caso di graffi, è possibile utilizzare una pasta leggermente abrasiva, come quella usata per lucidare la carrozzeria degli autoveicoli.
Come qualsiasi oggetto destinato al contatto con alimenti, gli oggetti in peltro hanno bisogno di essere lavati accuratamente prima del primo utilizzo, con acqua tiepida e un detergente liquido delicato. Si suggerisce inoltre che bicchieri e calici delicati siano lavati esclusivamente a mano.
Gli oggetti realizzati in vetro e peltro o ceramica e peltro non devono essere lasciati riposare in acqua troppo calda, in quanto l'immersione prolungata potrebbe indebolire il legame tra i materiali. È sempre meglio asciugare il peltro appena possibile, in quanto l'acqua stagnante potrebbe scalfirne la superficie.
Stoviglie e posate possono essere lavate in lavastoviglie, ma solo impostando una temperatura bassa usando sapone liquido. Si consiglia inoltre di lasciare raffreddare il peltro prima di rimuoverlo dalla lavastoviglie per risparmiare le punta delle dita e preservarlo dalle impronte digitali.