Siamo nel 1550 e il Senato decide - doge Luca Spinola - di risanare un'area degradata della città destinandola alla costruzione di « molti edifici bellissimi il che recherà non solo utilità ma anche bellerza alla città ». Viene così avviata un'operazione « di edilizia privata d'interesse pubblico», pratica assai comune ai nostri giorni, ma inedita e oltremodo funzionale all'inizio del XVI secolo.
Viene disegnato un nuovo quartiere, con edifici da edificarsi a valle e a monte di una « Strada Nova» - maestosa con i suoi 7,5 metri di larghezza - che tagliando la pendenza naturale della collina determina la necessità di risolvere i dislivelli risultanti « costruendo in costa » con ardite, brillanti e inedite soluzioni architettoniche.
Il ROLLO è un elenco di palazzi privati che in funzione delle proprie caratteristiche - bellezza, struttura e comodità - vengono suddivisi in classi omogenee, ciascuna inscritta in un BUSSOLO. Il primo ROLLO datato 1576è composto da due BUSSOLI, ed elenca i palazzi definiti Majores (18 domus) e i palazzi definiti Minores (34 domus), precisando per ciascun elenco la tipologia dei visitatori che possono, in quella classe, essere ospitati. Le domus vengono inscritte con il nome del proprietario e le loro qualità vengono periodicamente verificate. Crescendo poi le esigenze della Repubblica, nel 1588, 1599, 1614 e infine nel 1664 i ROLLI vengono ricompilati fino ad includere un totale di 176 palazzi.